Il valore da centesimi 10 venne emesso nel 1858, quando ci si rese conto che i tre valori emessi nel 1855 erano insufficienti a soddisfare tutte le necessità sopravvenute.
Le tariffe principali in cui venne utilizzato sono quella per il primo raggio verso la Svizzera, quella per il doppio porto per circolari, periodici o lettere per città, e la tariffa militare, decisamente interessante soprattutto sulle emissioni dal 1858 fino al 1860.
A partire dal primo gennaio 1861, il 10 centesimi isolato divenne tariffa ordinaria e comune, in quanto in alcune regioni d'Italia annesse, per favorire l'integrazione della popolazione con il nuovo governo sardo-italiano, vennero concesse delle agevolazioni tariffarie per cui con soli 10 centesimi si poteva spedire la corrispondenza all'interno del Granducato di Toscana e del Regno di Sicilia; succesivamente con l'avvento dei francobolli in centesimi nelle ex Province Napoletane, anche in quelle regioni venne adottata questa agevolazione tariffaria.
Esistono altre tariffe interessanti con il c. 10, come per esempio le cosiddette tariffe di raggio limitrofo interne alle Romagne, alle Marche, tra Sardegna e Lombardo Veneto (prima del 1859) e così via: sono tutte da rare a rarissime.
Del centesimi 10 vennero approntate due tavole di valori, la prima comprende le tirature dal 1858 fino alla prima metà del 1861, la seconda comprende le tirature dalla seconda metà del 1861 fino al 1863.
Per ulteriori approfondimenti si consiglia la lettura del libro di Umberto Ballabio che trovate QUI.
