IL VALORE DI UN CERTIFICATO.

Cari amici, spesso nel nostro amato hobby (che per qualcuno è diventato una professione) ci si interroga sulla necessità, opportunità, utilità di avere dei certificati di perizia / garanzia che possano valorizzare o quanto meno descrivere in modo adeguato i nostri francobolli da collezione.
Ma il certificato è veramente un valore aggiunto al nostro pezzo?
Innanzi tutto bisogna suddividere le casistiche.
Sono interessato ad un pezzo presente in un'asta o in una vendita di un commerciante.
Beh in questo caso se il francobollo o l'insieme ha già uno o più certificati, la prima cosa da fare è capirne l'attendibilità. Certamente sarà importante guardare il pezzo e comprenderlo, quindi leggere i certificati per capire se descrivono correttamente o meno l'oggetto. Ma questo non è da tutti.
Chi non fosse in grado di valutare autonomamente il pezzo ha due possibilità: credere ciecamente in quello che il certificato recita oppure sottoporre il pezzo ad una perizia affidata al proprio operatore di fiducia.
Questa seconda operazione si può e deve fare anche qualora il pezzo dei nostri desideri non sia corredato di certificato; la descrizione dei lotti normalmente dovrebbe essere fedele ed accurata, ma non lo è quasi mai, per cui non ha una vera e propria attendibilità.
In questi casi quindi il certificato risulta senz'altro utile, perchè ci consente di acquisire un pezzo in collezione che ha una garanzia formale di un certo spessore, che dipende dall'attendibilità del certificato medesimo; ed è questo il valore del certificato, la sua attendibilità, la credibilità di cui gode l'operatore che lo ha stilato.
Una seconda casistica ci porta invece al materiale già in nostro possesso.
Ho una collezione avanzata di francobolli, alcuni con certificato altri senza, e vorrei valorizzarla.
Beh in questo caso le casistiche sono simili, ma oramai i francobolli sono nostri, quindi quando veramente ha un senso certificarli?
Se posseggono un certificato vale quanto scritto sopra, ovvero bisogna cercare di capire quanto sia attendibile quel certificato e questa informazione dipende da:
  • Estensore del certificato;
  • Cronologia del certificato (un certificato molto vecchio potrebbe essere molto attendibile ma il francobollo potrebbe aver mutato il suo stato qualitativo);
  • Tipologia del certificato (Potrebbe esserci un certificato molto attendibile su un oggetto di Storia Postale ma che però non descrive nulla riguardo a tariffe, instradamenti, uso dei francobolli eccetera, e quindi risulta insufficiente);
Se i pezzi non posseggono un certificato bisogna vedere la provenienza del lotto, il valore, l'importanza che ricopre nella collezione. Per esempio se ho acquistato un alto valore a completamento di una serie ma non è certificato e quel pezzo valorizza molto la serie, mi conviene essere certo che il pezzo vada bene perchè un domani, in caso non fosse così, il valore della mia raccolta verrebbe fortemente decurtato, mentre un pezzo importante originale e di qualità in una collezione valorizza la medesima e ne alza sicuramente il poteziale interesse un domani che si vorrà vendere o che i nostri eredi vorranno vendere.
Insomma il certificato peritale o di garanzia, qualora fosse necessario richiederlo, ha certamente un costo ma questo è ben giustificato se tale documento è un attestato di autenticità firmato da persona competente, attendibile e soprattutto accreditata.
Quindi il certificato ha un valore o meno e se sì, quanto vale?
Mi auguro che la mia piccola dissertazione vi sia di aiuto per dare in modo autonomo una risposta a questo importante quesito.
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Giovanni Pernarella

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